Chi siamo

E’ un’associazione di enti pubblici e privati, intersettoriale e provinciale, senza di lucro è stata riconosciuta con delibera dalla regione Emilia Romagna ed opera dal 2001 con grande impegno perseguendo l’affermazione dell’identità storica, culturale, ambientale, economica e sociale della provincia di Ferrara e dell’intero territorio.
Gli scopi per cui è nata sono molteplici e tra questi si evidenziano:

• valorizzare sui territori della STRADA le produzioni vitivinicole ed agricole, le attività agro alimentari e le specialità enogastronomiche, le produzioni tipiche ed i servizi nel quadro di una economia eco compatibile;
• valorizzare le attrattive naturalistiche, storiche, culturali ed ambientali presenti sui percorsi della STRADA e promuovere le aziende socie;
• diffondere l’immagine e la conoscenza della STRADA attraverso iniziative promozionali, campagne di informazione, gestione di centri di informazione, azioni di commercializzazione ed attività di rappresentanza nell’ambito di manifestazioni e iniziative fieristiche;
• pubblicare materiale promozionale e divulgativo atto alla maggiore diffusione della conoscenza della STRADA e del territorio ferrarese.

La strada dei vini e dei sapori annovera tra i soci pubblici la camera di commercio, l’amministrazione provinciale di Ferrara, il parco del delta, il Comune di Ferrara Comune di Argenta; Comune di Bondeno; Comune di Cento; Comune di Copparo; Comune di Comacchio; Comune di Mesola; Comune di Migliarino; Comune di Jolanda di Savoia; Comune di Poggio Renatico; Comune di Portomaggiore; Comune di Ro Ferrarese; Comune di Tresigallo; Comune di Goro; Comune di Masi Torello; Comune di Massafiscaglia; Comune di Vigarano Mainarda; Comune di Voghiera) e tra i soci privati tutte le principali associazioni di categoria operanti sul territorio.

Itinerari e prodotti della Provincia di Ferrara

In un affascinante alternarsi di nebbiosi campi coltivati, risaie e corsi d’acqua, valli salmastre e svettanti edifici del periodo estense, si snodano gli itinerari della Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara, racchiusi tra il letto del Po, il fiume Reno ed il Mar Adriatico.

La ‘Via del Grande Fiume’, che sposa il corso del Po, dalle terre bonificate dell’Alto Ferrarese fino al mare: un itinerario che attraversa i comuni di Bondeno, Berra, Migliarino, Massa Fiscaglia per giungere ai fasti del Castello della Mesola ed all’Abbazia di Pomposa, testimone dell’antica bonifica che i frati benedettini condussero, lottando con le acque del fiume da un lato, il mare dall’altro.
Qui la gastronomia regna sovrana e scandisce i ritmi antichi ed immutati delle stagioni grazie alle ‘perle’ di questo territorio: la zucca e la salama da taglio sanno farsi apprezzare anche dai palati più esigenti.

La ‘Via delle Corti Estensi’: un percorso che, dall’Alto Ferrarese, si snoda attraverso una zona ‘di frontiera’, al crocevia tra Veneto, Emilia e Lombardia, toccando splendide residenze ducali, vere “Delizie” di magnificente raffinatezza architettonica: “Belriguardo”, “Il Verginese”, Copparo ed il Castello della Mesola ancora oggi ci parlano di battute di caccia, di giochi e di giostre, di spettacoli e banchetti sfarzosi, dove il Tasso e l’Ariosto poetavano deliziando la colta Isabella e la temuta Lucrezia. Consigliamo ai buongustai una sosta durante il percorso per assaporare gustose ricette con riso, tartufo, aglio e, regina indiscussa della tavola ferrarese, la salama da sugo.

La ‘Via del Delta’ è l’ideale per quanti, amanti della natura, potranno scoprire la parte più selvaggia e suggestiva di un territorio disegnato nei secoli da canali, valli salmastre, pinete e dune sabbiose. Comacchio, ‘capitale’ di queste zone, è famosa in tutto il mondo per la stravaganza del suo prezioso centro storico, per la pesca e la marinatura dell’anguilla.
Sulle tavole è possibile assaporareare anche i vini coltivati sulle dune sabbiose del litorale – da cui si ottengono Fortana, Merlot, Sauvignon e Bianco, a denominazione di origine controllata del Bosco Eliceo.

Qualche citazione sui prodotti

Nel 1584 viene pubblicato a Ferrara “Dello Scalco”, il ricettario di Giovan Battista Rossetti, cuoco presso la corte del duca Alfonso II d’Este. Qui troviamo i primi riferimenti ai “tortelli di zucca con il butirro”. Gli ingredienti sono gli stessi della ricetta attuale se non fosse per l’aggiunta di alcune spezie, come lo zenzero ed il pepe, oggi cadute in disuso ma all’epoca particolarmente diffuse.
La salama da sugo è cantata anche nell’opera “La Porcheide” di Scipione Sacrati Giraldi, del XVIII secolo. Ultimamente, tra quanti hanno scritto e si sono occupati della “salama da sugo” ricordiamo Mario Soldati (e il suo programma televisivo “Viaggio nella Valle del Po alla ricerca dei cibi genuini” del 1958), l’opera “Il mangiare ferrarese” con la prefazione di Folco Quilici (1997) e il gastronomo Massimo Alberini che, tra l’altro, nel 1969, lamenta che “Ferrara, epica in poesia” spesso è trascurata in cucina: “quella specie di cotechino feroide… meriterebbe fama più vasta e maggior diffusione.

La coppia ferrarese”.. è protagonista da molti secoli quel divino pezzo di pane fatto di due ‘panìtt’, legati a foggia di nastro nel corpo, ciascuno con le estremità ritorte, in modo da formare un ventaglio di quattro ‘curnìtt’, le cui punte sono chiamate ‘grustìn’. Di lui scrisse Bacchelli: “E’ il miglior pane del mondo”, Folco Quilici dedica queste parole ad un’eccellenza: il pane ferrarese igp, prodotto che non ha eguali al mondo e “signore” del paniere della Strada dei Vini e dei Sapori.

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